Age-it: Servizi per gli anziani a rischio in 544 Comuni

Infrastrutture carenti e distanze critiche: il progetto di ricerca Age-It svela le fragilità dell’assistenza agli over 80 e propone soluzioni dal PNRR come Case di Comunità e co-housing per colmare il divario
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In Italia, ben 544 Comuni presentano il massimo livello di “indice di criticità potenziale” per l’assistenza sanitaria: questi i dati del progetto Age-It sui servizi per gli anziani. Questi territori, spesso isolati o montuosi, si concentrano principalmente in regioni come Molise, Basilicata, Abruzzo, Sardegna, Toscana e Liguria. Le difficoltà maggiori derivano dalla scarsa presenza di infrastrutture e servizi essenziali, come ospedali e trasporti, che rendono più complesso garantire cure adeguate alla popolazione anziana.

Questa mappa dettagliata è il risultato del programma di ricerca sull’invecchiamento Age-It, coordinato dall’Università di Firenze e finanziato dal PNRR, che ha analizzato fattori demografici e territoriali grazie alla sinergia tra 800 ricercatori ed una rete di oltre 20 atenei, centri di ricerca, aziende e istituzioni.

I parametri Age-It per misurare i servizi per gli anziani

Tra i parametri: la distanza dai servizi sanitari, la disponibilità di caregiver familiari e la densità di popolazione over 80. Interessante notare che, in alcune zone con un’alta percentuale di anziani, come la Liguria, l’indice risulta basso, mentre in altre, come la Basilicata, le criticità emergono nonostante il numero inferiore di anziani.

All’estremo opposto, regioni come Valle d’Aosta, Veneto, Trentino-Alto Adige, Puglia, Lombardia e Lazio mostrano una situazione migliore, con una percentuale minima di Comuni ad alta criticità. Questo dato sottolinea la necessità di interventi mirati per ridurre le disuguaglianze territoriali.

L’indice elaborato da Age-It potrà essere uno strumento prezioso per i decisori politici, aiutandoli a progettare soluzioni personalizzate, come le Case di Comunità finanziate dal PNRR o il co-housing in strutture condivise tra Comuni limitrofi. Come sottolineato dai ricercatori, anche i Comuni più vulnerabili possono migliorare le condizioni di vita degli anziani, creando reti di supporto e potenziando i servizi di assistenza di prossimità.

Fonte: Il Sole 24 ore

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